Chi è stato costretto
a dormire sulla dura terra, ringrazia ed è contento se può dormire su un
pagliericcio. Chi è stato costretto a mangiare solo bucce di patate, ringrazia
ed è contento se ha un pezzo di pane duro e una patata. Chi è stato costretto
ad indossare per lungo tempo una logora casacca , ringrazia se può indossare un
semplice e modesto vestito , anche se già usato. Chi è sopravvissuto a un
genocidio , ringrazia ed è contento di essere ancora vivo , per godere di tutto
ciò, anche di più semplice, che la vita e la natura ora gli offre. Infelice e
sempre insoddisfatto è chi non riesce a valutare il significato e il valore
delle cose più semplici e genuine che adesso ha, rispetto a tutto ciò che
vorrebbe, ma non può avere.[RM1]
FARE DEL BENE ….conviene e dipende da noi. Fare del bene è sempre un sacrificio, perché il bene è un dare qualcosa di materiale o immateriale che abbiamo. Però , questo sacrificio , in fondo , è un bene perché ciò che ci rende infelici , insoddisfatti, è il non potere avere ciò che vogliamo, ciò che non abbiamo. Può essere una cosa materiale, fisica, ma anche di natura psicologica , emotiva, sentimentale. E’ quello che spesso ci fa soffrire, al punto che persino riusciamo ad odiare colui o colei che questo qualcosa ci fa mancare, a volte anche inconsapevolmente. ...

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