L’ITALIA E L’ EUROPA
Come
vi
è stata da sempre e così continua ad esservi in atto una guerra sempre
più
aspra , di natura economica
-commerciale-finanziaria , fra le grandi potenze mondiali , che ha
avuto in passato ed ha attualmente in certe parti del mondo
ripercussioni anche molto gravi in campo
politico e militare , da Oriente ad Occidente . Conflitti che si
verificano in uno scenario in cui le risorse energetiche del
petrolio e del gas , sono state e sono tuttora il principale fattore
di contrasti , guerre , e di forte competizione
e che spingono i Paesi e le rispettive società multinazionali sia ad
occupare ed
estrarre nuove fonti energetiche in qualsiasi regione della terra , con
sfruttamento dei territori e
asservimento delle popolazioni, sia ad
espandere nel mondo quanto più possono il campo dei mercati della
distribuzione
dei prodotti stessi.
In questo
scenario speculativo mondiale , il fenomeno della “globalizzazione “ si è manifestato come un’arma a doppio taglio
, poiché da un lato ha favorito lo scambio delle merci fra tutti i Paesi , ma
per altro verso ha fatto emergere problemi anche gravi nei Paesi in cui i costi
di produzione di beni commerciali e
industriali si sono dovuti confrontare con quelli di altri Paesi dove la
economia si è rivelata più forte sia in
virtù della maggiore disponibilità di fonti energetiche , sia altresì per i
minori costi relativi alla mano d’opera nel ciclo produttivo ( Cina , India ,
etc.)
Le
conseguenze di questo fenomeno si stanno
vedendo attraverso atteggiamenti da parte degli Stati dell’Occidente di
“irrigidimento “ e di “parziali
chiusure “ nello scambio
globalizzato delle merci , con l’introduzione di misure di ripristino
di “dazi “ ( America , Cina e Europa ) nello scambio dei prodotti ,
nel tentativo di evitare e frenare tendenze economiche
recessive e di crisi nel proprio interno, nonché attraverso misure
restrittive e punitive come le “sanzioni
“ nei confronti di alcuni Paesi( es. Russia ) .
Nella catena
dei rapporti commerciali internazionali e in una situazione complessiva divenuta
difficile , l’anello più debole si sta
rivelando l’Europa , con fenomeni di crisi economico-produttiva anche in Nazioni più forti come Germania ,
Francia , con una “brexit “ in corso , e conseguentemente con una particolare
preoccupazione di stabilità in Paesi europei più deboli , come Italia , Grecia.
L’Italia ,
essendo un Paese “privilegiato “ in relazione alla sua posizione
geo-politica , particolarmente preziosa, che si affaccia sul Mediterraneo e verso i
Paesi Africani e medio-orientali , viene a costituire un obiettivo assai
importante e delicato . Interessi di natura economica e anche militare in cui
l’America ha particolarmente attenzione , oltre che riguardo alle proprie basi
NATO.
Però
, essendo venuti sempre di meno , con il
passare degli anni , gli aiuti economici americani prima offerti al
nostro
Paese dal dopo-guerra in poi , e con situazioni di preoccupante
instabilità sia
economica , sia politica , a causa di un endemico difetto di capacità
socio-politiche nella gestione corretta da
parte dei nostri governi delle nostre risorse
nazionali , il nostro Paese corre seri rischi di fenomeni di recessione
irreversibili ed altresì di veder incrinare lo stesso sistema
democratico , con
i suoi diritti e doveri costituzionali , ma quel che è peggio , con la
tentazione di aprire le porte a “regimi
sovranisti “ , come intenderebbe fare
il politico Matteo Salvini , con la Lega , aprendosi verso
la Russia di V.Putin , il quale ne trarrebbe chiaramente enormi vantaggi
, pur di poter “sganciare “ l’Italia dai vincoli restrittivi della
Commissione europea e dalla dipendenza economica e monetaria
dell’Euro-zona. Un “progetto “ questo di Salvini , che , se
dovesse realizzarsi , potrebbe aprire scenari “imprevedibili “ , ma
comunque “
destabilizzanti “ nel quadro già precario degli equilibri europei ed
extra-europei.
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